LA MACCHINA DEL TEMPO
Sensazionali risultati di un fisico israeliano pubblicati sulla Physical Review Letters. Una proposta ancora discussa potrebbe permettere di viaggiare indietro nel tempo.I viaggi nel tempo, in realtà, vengono visti con un misto di riverenza e scetticismo dagli scienziati, almeno da quando la Teoria della Relatività Ristretta di Albert Einstein (della quale quest'anno ricorre il centenario) rese popolare quello che sarebbe passato alla storia come "paradosso dei gemelli". Il paradosso svela in termini molto semplici come il tempo di un sistema che si muova a velocità vicine alla velocità della luce (nel campo delle cosiddette velocità relativistiche e ultrarelativistiche), rallenti fino a fermarsi in corrispondenza del limite irraggiungibile della velocità della luce. Un astronauta che partisse quindi per un viaggio spaziale a velocità prossime a c, lasciando sulla Terra il suo gemello, di ritorno dopo la sua missione lo troverebbe decrepito, mentre per lui sarebbe trascorsa solo una frazione del tempo realmente vissuto sulla Terra. Il fenomeno, noto agli addetti ai lavori come "contrazione relativistica dei tempi", è stato verificato con orologi atomici posti su satelliti artificiali o attraverso l'osservazione di particelle elementari accelerate a velocità ultrarelativistiche. Il viaggio nel futuro, quindi, appare possibile a patto di accettare la sua irreversibilità. E il viaggio nel passato?
Accantonata la teoria
dei cunicoli spazio-temporali di Paul Davies a cui accennavamo sopra,
Amos Ori indica una soluzione tecnica che non ha mancato di suscitare
entusiasmi e — come sempre — diffidenze nel mondo scientifico.
Secondo i suoi studi basterebbe spingere un'astronave dentro il toroide
(in termini umani... "una ciambella") prodotto dalla chiusura
delle linee gravitazionali intorno a un oggetto massivo, che può
essere una stella sufficientemente grande o, preferibilmente, un buco
nero. A ogni giro nel toroide, secondo i calcoli dello scienziato, si
scivola di un po' indietro nel tempo, verso il passato. Potrebbe questo
essere il punto di partenza di una nuova, esclusiva forma di turismo
temporale, per quanto si aprirebbero allora sconfinati scenari davanti
alla fantasia degli appassionati di paradossi storici. Sempre che non
si voglia credere che la Pattuglia del Tempo, resa celebre da Poul Anderson
nel suo ciclo di racconti su Manse Everard, vigili su di noi e sulla
Storia.
Rappresentazione grafica del campo gravitazionale di un buco nero, in grado di curvare il tessuto dello spazio-tempo
Fonte:www.corriere.fantascienza.com